Restauro conservativo: perché è importante l’utilizzo di materiali della tradizione

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Le opere di restauro e risanamento conservativo consistono in un insieme di interventi edilizi che si pongono come obiettivi il recupero e la conservazione delle funzionalità di una struttura, senza modificarne la configurazione e rispettando gli elementi preesistenti.

Entrando nel dettaglio, per restauro conservativo si intende un tipo di opera di recupero applicabile in modo esclusivo a edifici con un valore storico-artistico: è possibile apportare modifiche anche importanti alla struttura dell’edificio, senza però alterarne le volumetrie. Per risanamento conservativo, invece, si intende un’attività svolta con l’obiettivo di recuperare dal punto di vista funzionale, igienico e statico l’immobile: sono quindi permesse alterazioni alla struttura e alla perimetria.

Restauro o ristrutturazione?

I termini “restauro” e “ristrutturazione” vengono spesso utilizzati come sinonimi, ma in realtà si riferiscono a interventi molto diversi fra loro. Per ristrutturazione si intende, infatti, l’insieme degli interventi che hanno lo scopo di trasformare un edificio sia nella natura che nei caratteri essenziali. Con la ristrutturazione si ottiene l’integrale e radicale trasformazione dei componenti dell’intero edificio; tra i lavori compresi nella ristrutturazione, troviamo ad esempio: il cambio di destinazione d’uso dell’edificio, l’ampliamento, la trasformazione di superfici accessorie in superfici utili, la demolizione seguita dalla ricostruzione, il frazionamento di unità immobiliari. La normativa che regola le ristrutturazioni e i restauri è il Testo Unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia, Decreto del Presidente della Repubblica n. 380 del 6 giugno 2001.

L’utilizzo di calce naturale nel restauro conservativo

Nel campo del restauro conservativo di edifici antichi, l’utilizzo di leganti non compatibili con i materiali preesistenti è uno dei principali problemi con cui scontrarsi. I leganti impropri, specialmente di tipo cementizio, impiegati per le malte di stuccatura e intonaco sono infatti incompatibili a livello fisico-chimico con gli strati tradizionali. Diverse ricerche scientifiche hanno identificato nella calce naturale l’unico materiale realmente compatibile con gran parte delle opere edificate dall’uomo fin dall’antichità: è quindi palese che, effettuando un restauro conservativo, la calce rappresenta l’unica scelta possibile.

La calce tradizionale Morandi Bortot si rende protagonista del recupero dell’antico, così come del nuovo: leggi un caso studio sull’utilizzo dei nostri prodotti in un restauro!

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